Sebbene la corretta alimentazione nell’infanzia si basi sugli stessi principi che regolano quella delle età successive, è sbagliato pensare che il bambino sia un adulto in miniatura. La crescita, infatti, comporta fabbisogni diversi e proporzionalmente maggiori che non il mantenimento delle funzioni. Non a caso, i fabbisogni e le conseguenti indicazioni nutrizionali non sono le stesse in tuti i periodi dell’infanzia e della preadolescenza, ma cambiano a seconda delle età e delle fasi di crescita.
Tra le necessità principali, come e più che nell’adulto c’è l’acqua. Il contenuto percentuale di acqua è maggiore nel bambino rispetto all’adulto, e minore è la capacità di mantenere l’equilibrio idrico perché sono maggiori le perdite di acqua sia renali (urina) che extra-renali (sudore). Il bambino ha bisogno di bere, anche durante la fase di allattamento. In particolare, nel primo periodo di vita è bene scegliere acque oligominerali per non sovra-affaticare il rene, e sono da evitare le bevande zuccherate.
Nell’infanzia, proprio per via dell’accrescimento, è proporzionalmente maggiore il fabbisogno di energia e di proteine rispetto all’età adulta. A 6 anni, il fabbisogno medio di energia di un bambino con un normale livello di attività fisica è tra le 1500 e le 1600 kcal, quindi proporzionalmente ben superiore a quello di un adulto. Stesso discorso per le proteine, il cui apporto giornaliero di riferimento è 0,99 g/kg di peso a 7-10 anni mentre diviene 0,90 g/kg di peso nell’adulto.
Come per l’adulto, la maggiore quota energetica della dieta deve essere fornita dai carboidrati. Ma questi devono essere sotto forma di amidi (quindi pane, pasta, prodotti da forno ma anche patate e legumi) mentre sono da limitare gli zuccheri, e quindi gli alimenti dolci. Occorre ricordare che anche il bambino deve introdurre fibra alimentare, quindi è bene preferire alimenti integrali e inserire nella dieta anche i legumi. E ovviamente le “almeno 5 porzioni” di frutta e verdura.
La limitazione all’introduzione di grassi saturi vale nel bambino come nell’adulto, e ugualmente è importante consumare alimenti contenenti grassi insaturi, in particolare quelli omega-3. Per questo è fondamentale che il pesce sia presente nella dieta del bambino.
E’ chiaramente importante che il bambino introduca la corretta quantità di micronutrienti (vitamine e minerali). Tra questi ultimi, ricordiamo che l’apporto di riferimento di calcio, fosforo, ferro è maggiore, in valore assoluto nell’infanzia rispetto all’età adulta, e che anche nel bambino è consigliato una introduzione moderata di sodio. Quindi insegniamo ai bambini a non aggiungere il sale agli alimenti, e forniamo loro le giuste regole per una sana alimentazione fin da piccoli. Quello che si impara da bambini non si dimentica più, e saper mangiare bene fin da piccoli è un tesoro di conoscenza che aiuterà i piccoli ad essere adulti in salute.
Alessandra Bordoni
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari
Università di Bologna